Le Curiosità

  I kanji giapponesi derivano dai più antichi ideogrammi cinesi e per questo presentano 2 letture: la lettura kun (lettura giapponese) è la parola giapponese che esprime il significato del kanji (e per ogni significato del kanji ci sarà una lettura kun); la lettura on è la pronuncia giapponese della lettura cinese (e quindi storpiata) Prendiamo in esame il nome Moteuchi Yoota (e non Yota!): il kanji che per pronuncia kun ha "uchi", in lettura on si legge "nai"; lo stesso vale per "ta" che diventa "da", ottenendo così "Motenai Yoo Da". Ho separato il nome per mettere in evidenza che siamo di fronte ad una frase giapponese! Infatti motenai è il negativo di moteru che significa rimorchiare (usato come da noi con riferimento alle ragazze). Quindi Motenai=non rimorchia Yoo è un nome particolare che solitamente viene tradotto con "come" ma ha un mucchio di significati, tra cui "sembra" Da è il verbo essere. Dunque una traduzione molto grezza sarebbe: è (da) come (yoo) non rimorchia (motenai). Traduzione che, una volta raffinata, diventa: sembra che non abbia successo con le ragazze.  
Innumerevoli sono le fonti di ispirazione di Masakazu (spero non si offenda se lo chiamo per nome) durante la stesura di VGA. Come spesso accade, in un'opera così lunga sono confluiti molti degli interessi dell'autore, a cominciare dai famigerati supereroi, rievocati già a partire dai costumi dall'insolita foggia indossati dalle Video Girl. Alcune apparizioni sono però riconoscibili più di altre. Ad esempio, il film a cui assiste Yota nell'episodio 5 presenta una parodia baseballistica di Batman che ricorda da vicino la storia breve Batti-Man (Bat-Man, da What The ... ?! n.3, Marvel Comics 1988), opera addirittura di Peter David e Todd McFarlane e vista in Italia su Star Magazine n.11. Ancora una citazione fumettofila si può riscontrare nella dimensione del creatore delle Video Girl, popolata da rocce appuntite fluttuanti in un astratto nulla, che richiama vagamente la dimensione dei creatori di universi Mastro Ordine e Lord Caos nota ai lettori di Silver Surfer. Se queste rievocazioni sono parzialmente discutibili, innegabile è l'immagine di Ai in bikini e pugnale nell'episodio 42 (a pag. 44 del numero 7), fotocopia della celebre Bond-girl interpretata da Ursula Andress nel film Agente 007 ñ Licenza di uccidere (Dr. No, 1962) di Terence Young.    
  Molto più aleatorio è il legame con un film di Peter Yates intitolato John e Mary (John and Mary, 1969), in cui si ritrovano tuttavia gli stessi tipi di insistiti monologhi interiori di cui Katsura fa ampio uso, e in particolare la contrapposizione dei pensieri dei due protagonisti, che per tutta la durata della pellicola si interrogano tra sé e sé sulle possibili conseguenze delle loro azioni, sui loro sentimenti e sul significato del loro incontro amoroso.  
  Sul versante fumettistico si possono individuare altre fonti di idee, da un vago riferimento ad Astroboy (ovvero Tetsuwan Atom) nella storia di Kokoro, ad almeno una o due battute o situazioni alla Dr. Slump & Arale (il cui autore Akira Toriyama, amico di Katsura di vecchia data, l'aveva a sua volta citato tra le pagine del suo manga), alla forma dei meccanismi usati dal creatore delle Video Girl, fortemente ispirati alla grafica di Masamune Shirow. Da segnalare infine un'altra ragazza uscita dal video, e per giunta ancora più esplosiva di Ai: la demonessa Mefisto Dance in Hanappe Bazooka, come mostrato dal dissacrante OAV diretto nel 1988 da Kazuhiko Ikegami.  
   

back